A ciascuno il suo... Architetto!
- Studio DMM
- 3 apr 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Immaginate di dover comprare un paio di scarpe per un'occasione speciale. Che cosa fate?

Andate in un negozio qualsiasi e acquistate la prima cosa che vedete, oppure vi soffermate a vedere la vetrina e, solo dopo aver appurato che si tratti del negozio giusto, entrate e lasciate che sia un commesso o il proprietario stesso del locale a guidarvi nella scelta? Io dico più la seconda.
Ecco. Questo è esattamente ciò che dovrebbe succedere anche quando decidete di affidarvi ad un Architetto.
La moda è come l'architettura, è solo una questione di proporzioni. (Coco Chanel)
Troppo spesso si fa l'errore di credere che un Architetto sia un mero esecutore delle richieste del committente, o ancora peggio che la sua bravura sia direttamente proporzionale alla capacità di adeguare il proprio modo di progettare al gusto imposto dal cliente. Niente di più sbagliato.
Vi sembrerà un'affermazione un po' azzardata, se non addirittura presuntuosa, ma se ci riflettiamo insieme vedrete che non è poi tanto assurda e anzi, può rivelarsi un buono spunto iniziale nel caso in cui doveste rivolgervi ad un architetto.
In architettura, la bellezza è indirettamente proporzionale all'umiltà. (Arch. Diego Lama)

Il concetto in realtà è molto semplice. Se avete il raffreddore, non andate dal medico pretendendo che vi prescriva il medicinale che decidete voi, ma lasciate che sia lui, dopo aver ascoltato i vostri sintomi, a consigliarvi la cura.
Allo stesso modo, quando andate dall'Architetto, dovete entrare nell'ottica di dover esporre le vostre esigenze, i vostri desideri, ma lasciare che sia il professionista a proporvi la soluzione più adatta e lo stile più indicato.
So già a cosa state pensando. Che voi avete le idee chiare, sapete perfettamente che cosa volete. Avete sfogliato un sacco di riviste d'arredo e avete deciso che vi piace lo Stile Scandinavo che va tanto di moda, però tutto quel bianco vi sembra un po' piatto, quindi vorreste aggiungere un po' di colore, che però non sia quel verde menta che non sa di niente... poi in casa avete quell'armadio antico a cui proprio non potete rinunciare, regalato dalla nonna, quindi pieno di valore affettivo... e anche la cucina non si deve toccare: ha vent'anni ma non li dimostra...
Un architetto è buono se le volte che ha detto no sono più di quelle che ha detto sì. (Arch. Massimiliano Fuksas )
Insomma, in due parole, se vi poteste ascoltare, vi rendereste conto che forse le idee non sono così chiare come vi sembravano e che, in effetti, l'Architetto che avete incaricato non dovrà farvi solo "due disegnini" (scusate l'ironia... ma non ho saputo resistere).
Il ruolo di un Architetto, infatti, al di là dell'aspetto tecnico-burocratico spesso legato ad un intervento di ristrutturazione, è quello di realizzare degli spazi che funzionino nella quotidianità di chi li vive e che quindi siano progettati sartorialmente sulle esigenze del cliente. Tuttavia, ogni stilista ha il proprio stile, e non è detto che sia apprezzato da tutti.

Anche questo è un atto di coraggio che non tutti gli Architetti sono disposti a fare: rinunciare ad un lavoro se le richieste non sono affini con il proprio modo di progettare e vedere gli spazi.
Sforzarsi di dare forma a qualcosa che non ci appartiene, che non è proprio nelle nostre corde, non può fare altro che dare alla luce una brutta copia delle idee di qualcun altro, rischiando di trasformare tutto il percorso di progettazione e attuazione dell'opera in un ricordo spiacevole soprattutto per il cliente, quando invece dovrebbe essere un'esperienza sì faticosa, ma emozionante e gratificante.
Per evitare tutto questo o conseguenze ancora peggiori, l'Architetto, proprio nel suo ruolo di professionista, dovrebbe riconoscere di non essere adatto all'incarico e rinunciarvi. Come già detto: scelta non facile, ma necessaria.

Il mio consiglio per voi, che state leggendo questo articolo per farvi un po' di chiarezza su quali siano i requisiti di un Architetto che faccia al caso vostro, è quello di non chiedergli di realizzarvi una casa in Stile Scandinavo (o qualsiasi altro stile!), perché rischiereste di cadere in una serie infinita di incomprensioni che non vi porterà a nulla se non ad una grande confusione o delusione nel risultato finito. Convincetevi invece che avete di fronte una persona competente nel proprio mestiere, che certamente per svolgerlo ha dovuto studiare e mantenersi aggiornata, pertanto saprà perfettamente quali siano le tendenze del momento anche senza che siate voi a suggerirgliele. Affidatevi davvero a lui. Proprio come se si trattasse di un medico, raccontategli i vostri sintomi: ditegli che desiderate una casa luminosa, che amate cucinare in compagnia e guardare la tv sul divano, e che non sopportate fare la coda tutte le mattine per andare al bagno. Sono queste le informazioni indispensabili ad un professionista per eseguire il proprio lavoro in modo impeccabile e per garantirvi di vedere realizzato ciò che desiderate davvero.


Per concludere: a ciascuno il suo... Architetto. Noi di DM2 speriamo di essere il vostro!!!
Se non ci conoscete ancora e avete cominciato a curiosare sul nostro sito perché vi piacerebbe sapere qualcosa di più di noi e del nostro "stile", non perdetevi il prossimo articolo, dove approfondiremo 3 mood nei quali ci ritroviamo molto e che crediamo rispecchino pienamente i gusti della società attuale.
A prestissimo!
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